Noi italiani siamo tutti abituati a chiamarli Borgia, ma in realtà il loro nome originario era Borja, poiché erano una famiglia catalana. Ma c’è chi li chiama Borgia Llançol, o Borgia de Mila o chissà quale altro cognome. Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Siamo nel 1121 e in Spagna infuria la guerra per cacciare gli arabi. Alfonso il Battagliero riesce ad espugnare una cittadina di nome Burao nella provincia di Saragozza. Questa cittadina romana, sotto i saraceni aveva mutato il nome in Borja. Alfonso la regalò al conte Pedro de Atarès, principe d’Aragona e i suoi discendenti presero il nome del loro luogo di origine: Borja. Se vogliamo tradurre questo nome dall’arabo, suonerebbe come “torre del castello” ma se lo traduciamo dal valenziano allora ci troviamo dinanzi a due nomi: Bo come bove e Orja come orzo. Questa stirpe pare che ancora oggi sia presente in Italia con il nome Borgia, ma è un ramo diverso dai Borgia ben più famosi che conosciamo: Rodrigo, Cesare e Lucrezia.
Nel 1238 il regno di Valencia è liberato dai mori grazie a Giacomo I il Conquistatore, sotto la cui bandiera militano ben otto cavalieri Borja. Giacomo I non esita a donare Jàtiva e Gandìa a uno di questi Borja che sul campo si è battuto con onore: Esteban. È in questo momento che nello stemma dei Borja appare il bue pascente. Callisto III -al secolo Alonso de Borja primo papa Borgia- arricchisce lo stemma con otto covoni. In seguito, Alessandro VI -al secolo Rodrigo de Borja secondo papa Borgia- inserisce le tre liste nere.
Per comprendere bene le dinamiche di questo cognome, occorre partire da colui che fu prodromo dei Borgia, ossia Alonso.
Il futuro papa Callisto III era nato da Francina Marti e da Domingo de Borja, originario di Torre de Canals, vicino Jàtiva. Da loro non solo nacque Alonso il 31 dicembre del 1378, ma nacquero anche Juana, Caterina, Francesca e Isabella. Caterina sposò Juan de Mila (vi dice nulla questo cognome? Adriana Mila discende da lei e fu la tutrice di Lucrezia, Juan e Cesare, nonché la suocera di Giulia Farnese), mentre Isabella sposò il cugino Jofre de Borja y Doms. Questo Jofre era figlio di Rodrigo Gil de Borja e Sibila de Oms.
Ora, ricapitoliamo questo intreccio genealogico.
Dall’unione di Isabella e Jofre nacque Rodrigo, futuro papa Alessandro VI, padre di Lucrezia e Cesare. Come si può evincere dallo schema, Isabella e Jofre erano cugini ed entrambi portavano il cognome Borja.
Ma allora, da dove esce fuori il fantomatico Llançol?
È presto spiegato. Rodrigo non fu il solo figlio di Isabella e Jofre. Essi ebbero anche Pedro Luis -che era il fratello maggiore di Rodrigo e che divenne Capitano Generale della Chiesa sotto lo zio Callisto III- Beatrice, Damiata, Juana e Tecla. E fu Juana a sposare Pedro Guillen Llançol de Romani. Pertanto questo cognome, che tanto ha fatto impazzire a fa impazzire ancora, non ha nulla a che vedere con i Borja passati alla storia come Borgia.
Tra l’altro, la stessa gerarchia ecclesiastica http://www.catholic-hierarchy.org/ riconosce solo Borja come cognome di Rodrigo, che è poi il suo reale cognome.
Siamo nel 1121 e in Spagna infuria la guerra per cacciare gli arabi. Alfonso il Battagliero riesce ad espugnare una cittadina di nome Burao nella provincia di Saragozza. Questa cittadina romana, sotto i saraceni aveva mutato il nome in Borja. Alfonso la regalò al conte Pedro de Atarès, principe d’Aragona e i suoi discendenti presero il nome del loro luogo di origine: Borja. Se vogliamo tradurre questo nome dall’arabo, suonerebbe come “torre del castello” ma se lo traduciamo dal valenziano allora ci troviamo dinanzi a due nomi: Bo come bove e Orja come orzo. Questa stirpe pare che ancora oggi sia presente in Italia con il nome Borgia, ma è un ramo diverso dai Borgia ben più famosi che conosciamo: Rodrigo, Cesare e Lucrezia.
Nel 1238 il regno di Valencia è liberato dai mori grazie a Giacomo I il Conquistatore, sotto la cui bandiera militano ben otto cavalieri Borja. Giacomo I non esita a donare Jàtiva e Gandìa a uno di questi Borja che sul campo si è battuto con onore: Esteban. È in questo momento che nello stemma dei Borja appare il bue pascente. Callisto III -al secolo Alonso de Borja primo papa Borgia- arricchisce lo stemma con otto covoni. In seguito, Alessandro VI -al secolo Rodrigo de Borja secondo papa Borgia- inserisce le tre liste nere.
Per comprendere bene le dinamiche di questo cognome, occorre partire da colui che fu prodromo dei Borgia, ossia Alonso.
Il futuro papa Callisto III era nato da Francina Marti e da Domingo de Borja, originario di Torre de Canals, vicino Jàtiva. Da loro non solo nacque Alonso il 31 dicembre del 1378, ma nacquero anche Juana, Caterina, Francesca e Isabella. Caterina sposò Juan de Mila (vi dice nulla questo cognome? Adriana Mila discende da lei e fu la tutrice di Lucrezia, Juan e Cesare, nonché la suocera di Giulia Farnese), mentre Isabella sposò il cugino Jofre de Borja y Doms. Questo Jofre era figlio di Rodrigo Gil de Borja e Sibila de Oms.
Ora, ricapitoliamo questo intreccio genealogico.
Dall’unione di Isabella e Jofre nacque Rodrigo, futuro papa Alessandro VI, padre di Lucrezia e Cesare. Come si può evincere dallo schema, Isabella e Jofre erano cugini ed entrambi portavano il cognome Borja.
Ma allora, da dove esce fuori il fantomatico Llançol?
È presto spiegato. Rodrigo non fu il solo figlio di Isabella e Jofre. Essi ebbero anche Pedro Luis -che era il fratello maggiore di Rodrigo e che divenne Capitano Generale della Chiesa sotto lo zio Callisto III- Beatrice, Damiata, Juana e Tecla. E fu Juana a sposare Pedro Guillen Llançol de Romani. Pertanto questo cognome, che tanto ha fatto impazzire a fa impazzire ancora, non ha nulla a che vedere con i Borja passati alla storia come Borgia.
Tra l’altro, la stessa gerarchia ecclesiastica http://www.catholic-hierarchy.org/ riconosce solo Borja come cognome di Rodrigo, che è poi il suo reale cognome.